Amici & Amiche, Fratelli & Sorelle, mi prendo una pausa. Una pausa
scolastica eh, di quelle carine, lunghe ma non troppo, ché casomai ti fai un
viaggetto, esci con gli amici, ti bevi una birra, vai al pub o ad una festa
(una di quelle lunghe), passi le ore incrostato sulla tazza del cesso o al
letto, la copertina ben sopra le spalle. Tipo una pausa di riflessione, una
cosa benefica, zen quasi. Non me ne vogliate, c’ho il contatore che sotto
Natale quasi si azzera. E ho freddo anche, un freddo boia congeladita, con il
riscaldamento mezzo rotto e la casa ghiacciata, tipo che viviamo in un
frigorifero gigante. Oh, pure le
piante grasse si sono congelate… Ganesh dice che va in letargo, il Criceto si
rifiuta di parlarmi, Simone (il mio coinquilino) ha ricominciato a inviare
curriculum; io gli ho detto «Guarda che sotto le feste non ti si fila nessuno»,
ma lui niente, intransigente; mi ha guardato con occhi sapienti, di chi la sa
lunga e ha fatto no no con la testa.
Quindi insomma, leggetevi un libro, andate a ballare, abbuffatevi di
robe cancerogene, fate la spesa al discount, bevete il vino rosso, quello
scadente o girate in bicicletta, il freddo che vi punge le guance. Poi a
gennaio ritorno, martedì 13 per l’esattezza.
Non
mi resta che augurarvi un buon anno, ché nel 2014 ci siamo conosciuti e il 2015
sarà ancora meglio. Buon anno a voi quindi da tutta la capoccia di Elia
Mangiaboschi. Grazie, grazie di cuore (e se c’avevo la possibilità di cantarvi
una canzoncina lo facevo pure, eh).
Quando cè vo, cè vo! Buona pausa e Auguri di Buon Anno!
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