Fratelli & Sorelle!
Compagni
& Compagne!
Topi
da biblioteca!
Il vostro affezionato, il drugo a cui
nulla sfugge, l’impiegato ribelle, l’uomo dalle mille risorse, il soggetto
misterioso…
SIGMUND FREUD: Insomma, Elia
Mangiaboschi.
MASTRO LINDO: Nostro diletto!
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: Amico
adorato!
KARL MARX: Sovversivo senza speranza!
Sì,
proprio io…
smette.
Rullo di tamburi.
MASTRO LINDO: Finalmente!
YOGI BHAJAN: Il corpo sarà
ripulito e ogni cosa, l’universo intero, apparirà chiaro, splendente.
BATMAN: Niente più droghe…
PHILIP MORRIS: D’altra parte, “Il fumo
uccide”.
GRANDE PUFFO: No! Rimarrò senza alcol! Il
cicchetto del dopocena, l’aperitivo delle sei, il caffè corretto di prima
mattina! Oh mondo crudele, dove andremo a finire?
Cioè, voglio dire, smetto di scrivere i
raccontini.
«Come smetti di scrivere i raccontini?», mi fa Ganesh.
«‘Scolta
testa d’elefante, c’ho bisogno di riposo, lavoro troppo questo periodo e tra
poco meno di un mese parto. Quindi di scrivere non c’ho tempo…»
«Come faranno i milioni di fan che ogni giorno leggono le tue parole? E le
groupie che con tanta pazienza hai conquistato? Come potranno i bambini di
tutto il mondo addormentarsi ora che Elia Mangiaboschi non narrerà più la
storia della buonanotte?», urla Ganesh. «Finirai a vivere sotto ai ponti,
dimenticato da tutti, senza un quattrino in tasca! Mancava così poco ormai che
i tuoi sogni di gloria si realizzassero! Misero umano senza speranze! Rinunciare
alla fama! E quando un domani, in un futuro lontano, gli alieni giungeranno di
te non rimarrà niente, se non il ricordo lontano di un passato non scritto! Perché
ho scelto te come amico? Perché non Brad Pitt o un altro di quegli stronzi di
Hollywood?»
IL CRICETO: Ma allora scusate, che
rimaniamo a fare dentro ‘sta testa? Facciamo armi e bugagli…
CARL GUSTAV JUNG: Bagagli.
IL CRICETO: E io che ho detto? Facciamo armi
e bagagli e troviamoci un altro posto dove stare…
Posso?
Smetto di scrivere i raccontini per un paio di mesi, fino a settembre,
poi riprendo, tipo martedì 8, che v’ho dato pure la data.
«Ma quindi non è che non scrivi più, che ci lasci soli così?», domanda
Ganesh.
«Ma no, sei matto? Io senza scrivere non ci so stare, ne ho bisogno,
come l’acqua. E poi lo sai, c’è pure il progettino della raccolta di racconti
che se tutto va bene esce alla fine dell’anno, ‘nsomma, mi devo mettere un po’ sotto
a pensare cose...»
«Bravo ragazzo…»
Quindi che dire, Amici & Amiche, ci
si rilegge a settembre, l’8 settembre, se il calendario sul computer mio non
mente. Buona estate, divertitevi, fate tanti bagni, conoscete gente nuova,
scalate sette montagne, visitate città incredibili, risalite un fiume o
rimanete nella metropoli a gustarvi ‘sto bel calduccio. Ma soprattutto, non
scordatemi.
Lunga vita e prosperità.
Elia Mangiaboschi