martedì 28 giugno 2016

QUANDO GLI ABITANTI DELLA STANZA DEI BOTTONI VANNO IN VACANZA



  «Amici & Amiche… è così che inizi no?», mi fa Ganesh.
  «A dire il vero non è che tutte le volte…»
GRANDE PUFFO: Sempre a fa’ polemica.
YOGI BHAJAN: Lascialo stare, è stanco.
MASTRO LINDO: Visto sì come s’è dato un tono ultimamente? Con i raccontini dico.
SIGMUND FREUD: A fare il serio.
UNA MOSCA: L’impegnato.
LA VECCHIAIA: Preciso, è cresciuto l’adorato.
MATRO LINDO: Eh… giusto qui è sempre un casino, con tutti ‘sti piatti da lavare e lo zozzo per terra.
KARL MARX: La Stanza dei Bottoni, da dove manovriamo Elia, deve essere un casino. Compagni! Chi vota per il caos?
MICHAIL BAKUNIN: Io, ovvio.
GRANDE PUFFO: Io voto pe’ ‘na biretta. Bella fresca, si schiuma qui dentro. Il ventilatore rotto ci mancava. Superstellino, non dovevi chiamarlo tu il tecnico? Ma devo fare tutto da solo in questo letamaio? E tu serpento’… dico a te! Kundalini! Ti sei bevuta la vodka! Manco un sorso m’hai lasciato! Cazzo. Cazzo cazzo cazzo!
IL NEURONE: Maledetti, avete ridotto il sacro serpente yogico ad una larva alcolizzata senza speranze…
  Capito, continuo io.
  «Vedi? A ‘sti tipi che ti frullano in testa non dai mai il giusto spazio.»
  «Ma che dici Ganesh. Per scrivere due parole ci metto un’ora. Secondo me c’hanno troppo spazio. Altroché. Comunque, questo manco è un racconto.»
  «Piuttosto un addio.»
BATMAN: Il Mangiaboschi sta morendo e non siamo stati avvertiti? Marciremo con lui! Il cervello si decomporrà! Pure il fegato! Moriremo mangiati dai vermi… come se non fossimo mai esistiti.
GRANDE PUFFO: Parla per te. Io già preparo le valigie… tempo due giorni e mi trovo ‘n’altra capoccia dove stare. Mica no. A crepare per colpa di ‘sto coso qua, l’umano…
  ‘Nsomma, come ogni anno causa caldo, sole e momentanea mancanza di idee…
LA PAGINA BIANCA: Ciao, sono Pagina Bianca, oscura presenza che infesta la mente di scrittori o presunti tali.
PIERO ANGELA: Salve Pagina Bianca, benvenuta nella Stanza dei Bottoni. Prego, si accomodi. Ultimamente il Mangiaboschi si è dato alla catalogazione di dati e, cosa ben più grave, alla fantascienza. È un bene la sua visita, un bene…
  …Il blog mio si ferma…
  «Nooooooooooooooooo!», urla Ganesh.
  «Aho, ma per poco. Tipo l’estate. Tipo.»
GRANDE PUFFO: Ma quindi non sta morendo.
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: Mi sa che per un paio di mesi non scrive più la storiella della settimana.
GRANDE PUFFO: Ed io che mi credevo chissà che. L’unghia del piede incarnita, la progressiva perdita del gusto, la morte celebrale… allora che faccio, cioè, ‘ste valigie... le lascio pronte per sicurezza? Che non si sa mai. Tipo l’anno scorso no? Al mare, ricordate? S’era fissato coi tuffi il cretino… e ha sbattuto la testa contro lo scoglio di Ostia.
KARL MARX: E’ che so’ insidiosi ‘sti scogli.
SIGMUND FREUD: ‘Na brutta bestia…
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: Io sono già pronto! C’ho il costume qui hawaiano. Bello eh?
LA VECCHIAIA: La Kundalini che fa, viene con noi in spiaggia?
KUNDALINI: E’ che i raggi solari mi rovinano un po’ la pelle. Preferisco rimanere sul mio bel divano…
MICHAIL BAKUNIN: Daje, allora tutti al mare…!
  Il blog mio si ferma, ché qui stanno già facendo i preparativi, nonostante io stia ancora a compilar scartoffie e timbrare ricevute. Pure ‘ste due pagine, scritte mentre l’Uomo-Che-Parla-Con-La-Stampante stampa il report dell’ultima riunione interplanetaria tra impiegati mangiasperanze; ma intanto, a fa’ il lavoro che faccio io, n’è che serve una gran testa. Se mando gli inquilini della Stanza dei Bottoni in vacanza mica se ne accorge qualcuno…
  Ci si rivede a settembre con il solito, rocambolesco e ormai classico Racconto del Martedì.
  «Facciamo i saluti?»
  «E facciamoli…»
  «E chi vuoi salutare Ganesh?»
  «Papà e mamma?»
  «Il babbo tuo non è che è stato tanto buono con te eh…»
  «Errore di calcolo, stupido uomo.»
  «Saluta allora…»
  «E anche ai compari nostri».
  «Anche loro».
  «E agli amici immaginari».
  «Tipo te».
  «Io sono un dio».
  «Mica cazzi».
  «Puoi dirlo forte».
  «Fatto?»
  «No no, salutiamo chi va in vacanza…»
  «Okay».
  «E i rosiconi che rimangono luglio e agosto a lavorare… a sfregio. Non c’avete più diritti…»
  «Alle volte sai essere proprio crudele. Non infierire, alla fine so’ come me»
  «Appunto. A lavorare sotto a ‘sto sole che non perdona niente.»
  «Niente Ganesh, niente.»
Che la Forza sia con noi.

Nessun commento:

Posta un commento