La camera è buia.
Nera.
Suoni in lontananza.
Un camion che sfreccia veloce sulle
strade deserte, il miagolio di un gatto, il vento che sbatte sulle finestre,
l’urlo sommesso di una vicina qualunque, il latrare di un cane.
Fruscii.
Mi giro.
Sempre lo stesso problema.
Niente, non riesco a dormire.
Guardo l’orologio. Le due e
ventiquattro.
Ansia.
Domani (oggi) sarò uno straccio.
MASTRO LINDO: Che poi adesso lo straccio
non ci serve neanche più.
BATMAN: La Stanza dei Bottoni è lucida, brillante
e profumata!
SIGMUND FREUD: A quanto pare il paziente
ha ripreso possesso dei racconti, dopo tanto tempo.
GRANDE PUFFO: Sì ma qua il problema è
che non riesce a dormire, come al solito. E a causa sua stiamo tutti
rincoglioniti e dopo Supertellino mica ci va a fare le commissioni e noialtri
poi si muore di fame.
CHARLES BUKOWSKI: E di sete.
GRANDE PUFFO: Deve puffare le robe
nostre.
KARL MARX: Oh. Ma avete visto che casino
sì? Cioè dico, il quartier generale, c’ha tutti i comandi mezzi andati… e anche
il joypad con cui manovriamo Elia, alcuni tasti non funzionano più…
CARL GUSTAV JUNG: E’ il sonno amico mio,
il sonno. Abbiamo accesso ai movimenti minimi, ai pensieri stupidi. Riusciamo
ad esempio a togliere le caccole dal naso ma non possiamo più arrampicarci sulle
pareti.
UOMO RAGNO: Come me.
CARL GUSTAV JUNG: Quel che mi preoccupa
è il pensiero. Elia non connette.
GRANDE PUFFO: Perché non c’abbiamo il
mouse, siamo fermi al joypad dall’infanzia, dovremmo evolverci.
LA VECCHIAIA: Il problema, oh bell’omino
blu, è che non avete spinto il pulsante.
GRANDE PUFFO: Quale pulsante?
LA VECCHIAIA: Quel pulsante.
GRANDE PUFFO: Quello con scritto
“Evoluzione”?
LA VECCHIAIA: Già.
GRANDE PUFFO: Non fa per noi, mi scusi.
Ma è meglio di no. No no.
CHARLES DARWIN: Perché? Se posso…
LA VOCE DI DIO: E’ semplice. Conosciamo
tutti, signor Darwin, il suo progetto. Qui lo definiamo semplicemente malefico. Lei brama la mutazione. Le
ricordo il passaggio dalla scimmia all’uomo, la leggenda messa su che ha
sostituito Adamo ed Eva, unica realtà. Qualcuno spinse il pulsante e guardi,
secondo le vostre teorie, cosa andò a succedere. Mutazione. Lei vuole che Elia
evolva.
CHARLES DARWIN: Certo.
LA VOCE DI DIO: L’evoluzione è peccato!
Figlioli, non date ascolto al dottorucolo! Se spingerete quel pulsante per Elia
sarà la fine! Gli spunterà la coda! E un altro braccio! E due pance!
MICHAIL BAKUNIN: Compagni. Non mi
convince, mi trovo costretto a dar ragione a La Voce di Dio, ahimè.
PIERO ANGELA: Secondo me un tentativo
possiamo farlo.
GRANDE PUFFO: Mah. Facciamolo alzare
dai. Simone, il suo coinquilino, è partito. Andiamo a spiare in camera sua.
Come quando Elia era piccolo e voleva fare l’investigatore privato.
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: Che tempi…
Mi alzo.
Mi è venuta voglia di andare a spiare
nella stanza di Simone. Casomai trovo qualcosa che mi fa dormire. Tipo una
tisana anestetica, un martello silenzioso o i tappi per le orecchie.
«Ma fai piano Elia, il coinquilino potrebbe aver piazzato delle
telecamere nascoste», dice Ganesh.
Cammino piano, avvolto nel buio. Non un suono. Davanti alla porta mi
fermo.
GRANDE PUFFO: Gli prude la testa.
PIERO ANGELA: Saranno i pidocchi. Non sa
di averli.
MICHAIL BAKUNIN: Facciamolo grattare.
Mi gratto.
Il cuore pulsa.
Sreeek, cigola la porta.
Okay, sono dentro.
Controllo che non ci siano telecamere.
«Via libera», mi fa Ganesh.
Frugo tra le cose di Simone.
Mutande. Pantaloni. Magliette. Fumetti.
Cazzo.
‘Sto stronzo.
«Ha comprato un gioco nuovo per la Play e non ti ha detto niente!»
«Hai ragione testa d’elefante, infame di un coinquilino! Le cose
importanti se le tiene per sé!»
«E noi che pensavamo fosse il nostro migliore amico!»
GRANDE PUFFO: Mettete una croce sulla
faccia da cazzo!
KARL MARX: Dov’è il cartellone “Amicizie
perdute”?
IL NEURONE: E’ andato perduto, come i
ricordi del resto. E come i miei fratelli, uccisi da voi meschine creature.
Guardate là, sul divano, come avete ridotto l’eterna Kundalini.
Frugo nella libreria, tra i comodini, sul tavolo.
Poi
scendo.
«Bravo Elia, controlla sotto al letto, è lì che si nascondono i
segreti.»
«Dici Ganesh?»
«Dico dico. Ci ha nascosto il nuovo videogame. Deve pagare!»
C’è un piccolo baule di legno.
IL NEURONE: Non fateglielo aprire, la
fiducia è importante!
GRANDE PUFFO: La curiosità però ci
uccide.
LA CURIOSITA’: Buona sera, sono
Curiosità.
GRANDE PUFFO: Salve signora Curiosità.
IL NEURONE: Non possiamo cedere!
PIERO ANGELA: Neurone, tu hai ragione.
Ma se… dentro al baule si nascondessero incredibili formule matematiche?
LA VOCE DI DIO: O se Elia trovasse il
siero della vita eterna?
KARL MARX: O la spada?
MICHAIL BAKUNIN: Che spada?
KARL MARX: La spada del paladino del
proletariato! Già lo immagino il Mangiaboschi a capo della rivoluzione!
UNA MOSCA: In fondo, se non lo
aprissimo, sarebbe un peccato. Ricordate, ci ha nascosto il giochetto, potrebbe
nascondere chissà che. Casomai scopriamo che il coinquilino è a capo di una
banda di nazisti scampati alla Seconda Guerra Mondiale. Un nazista! Capite? Nipote
di Mengele! Non l’avete sentito l’altra notte? Parlava nel sonno. Diceva cose
senza senso…
KARL MARX: O forse, riflettendo, un
senso ce l’avevano. Cioè, le parole.
MICHAIL BAKUNIN: Esperimenti sugli
esseri umani.
BATMAN: E c’ha pure tenuto segreto il
gioco della PlayStation.
GRANDE PUFFO: Amici, dobbiamo
assolutamente aprire il baule. Per la salvezza del mondo intero.
Apro il baule, una nuvola di polvere si spande nell’aria.
Tossisco.
C’è un libro.
E un ragno.
Il ragno è morto.
Il libro è impolverato.
Passo la mano sulla copertina rigida.
Un disegno. La sagoma di un uomo nella
posizione del loto. E sotto… ta-dan,
il fiore di loto.
Tuoni in lontananza.
Leggo il titolo. “Kundalini Yoga, il fluire dell’energia infinita” di Shakti Parwha
Kaur.
GRANDE PUFFO: Aho, Kundali’! Stanno a
puffa’ di te!
KUNDALINI: …
La solita cazzata di Simone. Nessun segreto scoperto.
«Stolto umano! Quello è un
libro segreto! Tramandato da generazioni! Solo i veri yogi possono leggerlo!
Gli adepti del culto della Kundalini! Il mistero è nelle tue mani! In poche ore
diventerai un vero yogi super saiyan! Conquisterai il mondo con il verbo!
Porterai la pace nell’intero pianeta! Nessuno soffrirà più la fame! L’acqua
scorrerà anche nei deserti più aridi! Saranno proibite le automobili! Non ti puzzeranno più i piedi! Ti vestirai
solo di bianco! Ma soprattutto, lì dentro, è scritto il segreto per sconfiggere
l’insonnia…», quasi urla Ganesh. «Prendi il libro e vai nella tua stanza.
Leggilo.»
Corro in camera, il tesoro nelle mie mani.
YOGI BHAJAN: Quel che sta facendo è
male.
GRANDE PUFFO: Eccolo il santone. Lo
dicevo io. Ancora non s’era visto l’attaccapippe.
YOGI BHAJAN: Ti ignoro inutile puffo. La
fiducia è stata tradita, i segreti ancestrali distruggeranno il Mangiaboschi.
Il rischio, come tutti sapete, è il risveglio della Kundalini.
GRANDE PUFFO: Ma che vai dicendo? Non la
vedi? Eccola lì la tua divinità, ben svaccata sul divano. Diglielo un po’
serpento’!
KUNDALINI: …
YOGI BHAJAN: Io vi ho avvertito. Sei
vero adesso, eri vero allora e sarai vero per sempre. Non devi sapere altro e
sarai libero.
Mi siedo, la pioggia ticchetta sulle persiane.
Il libro tra le mani.
GRANDE PUFFO: Facciamoglielo aprire.
Lo apro.
Le pagine ingiallite odorano di vecchio.
C’è un indice.
«Ohhh», mi fa Ganesh. «Un
indice…»
Una falena ronza nell’aria.
Il fulmine squarcia il cielo.
Nel silenzio più assoluto leggo:
“IL
SONNO
Avete
mai sofferto di insonnia? Avete mai dovuto prendere sonniferi? Vi è mai
capitato di svegliarvi al mattino e di sentirvi come se foste stati investiti
da un camion di dieci tonnellate o come se un elefante vi fosse passato sopra?”
Sì
sì sì!
KARL MARX: Questo è il libro che fa per
noi!
GRANDE PUFFO: Roba nostra!
UNA MOSCA: La storia delle dieci
tonnellate poi, come se ci leggesse nel pensiero…
MASTRO LINDO: E con tutta la Stanza dei
Bottoni pulita ci mettiamo pure le brandine!
WILLIAM SHAKESPEARE: Il sonno che
rammenda, sbroglia, dipana l’arruffata matassa degli affanni.
GRANDE PUFFO: Così ci piaci!
YOGI BHAJAN: Io vi ho avvertito…
GRANDE PUFFO: Eddai, non portare sfiga.
È che tu sei geloso della nostra nuova amica Shakti, la scritrice…
“Demolire il mito delle otto ore: quante ore di sonno sono necessarie?”
Interessante.
Bene, qui dice quattro cinque ore. Perfetto. Già mi sento meglio. Sempre detto
io che otto ore sono troppe. Siamo un paese di dormiglioni pelandroni mammoni,
per questo si dorme tanto. Vaglielo a dire ai tedeschi quanto dormono!
«O ai giapponesi», annuisce Ganesh.
Eh. O ai giapponesi. Quattro ore già
sono tante.
«E infatti Elia tu sei un po’ così, mezzo giappa, sempre diligente,
pronto, vigile. Con il codino da samurai.»
E
infatti! Sono proprio io! Guarda al lavoro: pronto! Attento! Vigile!
SERGENTE HARTMAN: In piedi palle di
lardo! Siete uno sputo! La più bassa forma di vita che ci sia nel globo! Non
siete neanche fottuti esseri umani!
MICHAIL BAKUNIN: Questo da dove spunta?
UNA MOSCA: Dal film mi sa… Full Metal Jacket.
MICHAIL BAKUNIN: Chi l’ha chiamato?
YOGI BHAJAN: Siete stati voi.
Flessioni. Quel che dovrei fare. Già già. Ma prima è meglio leggere il
libro.
Allora, dice che est-ovest è la soluzione migliore. Cioè, devo mettere
il letto mio in modo che sia orientato sulla linea est-ovest. “Avete bisogno”,
c’è scritto, “di dormire su una linea che tagli il campo magnetico terrestre”.
Hmmm. Vediamo. Bene. Nord sud est ovest.
LA VECCHIAIA: E’ che ha un problema di
memoria il ragazzo.
IL NEURONE: Ci avete uccisi tutti!
PIERO ANGELA: Ha anche fatto scout.
«Dì un po’ Ganesh, quel’è l’ovest?»
«…»
«Il nord? Se capiamo dove sta il nord è fatta».
«Stupido umano, pensi che io abbia bisogno di sapere quali sono i punti
cardinali?»
Lecco il mignolo, poi l’indice, lo punto al soffitto.
Vediamo…
Provo di nuovo.
«Che fai?»
«Scopro dove sta l’ovest».
«Così?»
«Eh. È tipo un antico metodo giapponese, me l’ha consigliato Morihei
Ueshiba».
«E chi è?»
«Come chi è? Non ti facevo così ignorante Ganesh… il fondatore
dell’aikido, l’arte marziale».
Dopo aver scoperto dove si trova l’est-ovest sposto il letto.
SERGENTE HARTMAN: Muovete il culo palle
di lardo!
GRANDE PUFFO: Ci stiamo provando
sergente. È che è pesante ‘sto letto. Il Mangiaboschi ha tutti i muscoli
intorpiditi. Cioè, i muscoli non ce li ha proprio.
KARL MARX. Tipo quando faceva le gare a
scuola no? Braccio di ferro, palla avvelenata, ruba bandiera…
MASTRO LINDO: Concentriamoci!
MIO MINI PONY: Noi crediamo in te…
MASTRO LINDO: Più forte!
MIO MINI PONY: NOI CREDIAMO IN TE!
«Dice il libro: “La vostra energia personale verrà inghiottita
dall’influenza del campo magnetico terrestre (…) tutto il sistema nervoso è
influenzato dalla direzione in cui dormite», mi sprona Ganesh.
Ce la farò!
Il sudore sgorga.
La forza di mille leoni converge sulle
mie braccia.
GRANDE PUFFO: A sinistra a sinistra!
UNA MOSCA: Pesa…
SERGENTE HARTMAN: Forza pelandroni,
quello è il fottuto nord!
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: Fatta!
Okay, il letto è spostato, dal piano di sotto qualcuno bussa.
Io non li ascolto. Devo solo riuscire a
dormire. Ecco quindi, Amici & Amiche, il titolo del secondo capitolo:
“SIATE
GENTILI CON LA VOSTRA COLONNA VERTEBRALE”
LA COLONNA VERTEBRALE: Elia mi ha
umiliato in ogni modo possibile! Gobbo a vent’anni, ragno a trenta! Morirò
precocemente!
MASTRO LINDO: Non più! Da oggi in poi
ognuno di noi ti vorrà bene. Tutti, nessuno escluso, anche Grande Puffo.
«Ganesh, qui il libro dice che il letto soffice in verità è un po’ una
sola, meglio dormire sul duro».
«Non è che c’è scritto proprio questo Elia, leggi bene…»
«Ahhh! Che ne vuoi sapere tu! Sei un elefante Cristo!»
LA VOCE DI DIO: Bestemmia! Il blasfemo
bestemmia!
L’INQUISIZIONE: Al rogo!
LA VOCE DI DIO: Assieme al gatto nero!
“Tutti i settantaduemila nervi del vostro corpo sono connessi alle
ventisei vertebre della colonna vertebrale”.
Visto sì?
Addio materassi ad acqua!
MASTRO LINDO: Presto! Bucate tutti i
materassi! Chi è stato ad averli portati?
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: Io… ma non
pensavo che…
GRANDE PUFFO: Sempre il solito!
SERGENTE HARTMAN: Forate!
NOE’: Fermi sciocchi! L’acqua invade
ogni cosa!
Io da oggi dormo a terra.
UNA MOSCA: Nooo… dopo tutto lo sforzo
che abbiamo fatto per spostare il letto…
Ho
bisogno di una superficie stabile su cui riposare. Mica ‘sti materassi
ortopedici che fanno oggi. Bisogna tornare ai bei vecchi tempi, sulle rocce cazzo!
«Manco il futon?»
«Macché sei matto testa d’elefante?»
«C’è scritto nel libro».
«Sì ma guarda dopo… dice pure a terra, sul tappeto persiano o su una
pelle di pecora».
«Dobbiamo rimediare la pelle di pecora allora».
«‘Fatti domani la compro. Cioè, telefoniamo a Simone ché lui ‘ste cose
strane le sa. Dove si prende la roba yogica dico.»
Continuo: “Va bene, ora sapete come preparare il vostro letto. C’è altro
da fare prima di entrarvi.”
Maledizione.
“Primo: assicuratevi di aver praticato
un po’ di esercizio faticoso durante il giorno, così che il vostro corpo fisico
sia pronto e desideroso di riposare”.
Hmmm. Riflettiamo. Allora, può essere
considerato esercizio fisico l’uso del pollice e dell’indice di entrambe le
mani?
«È la mente, mio giovane amico, la parte importante che deve essere
coltivata», mi dice Platone.
«Sì sì, signor filosofo, però qui nel sacro libro dello yoga dice che
devo fare almeno le passeggiate, cioè, almeno…»
«Ripercorriamo dunque il ciclo della giornata. Questa mattina ti sei
alzato. Lavarsi i denti può, in un certo qual modo, essere pensato come una
seppur piccola pratica sportiva? Elia, ragazzo mio, tu fai sport. Vai tutti i
giorni in bicicletta».
«Ma oggi pioveva».
«Il pomeriggio però hai trascinato un pesantissimo carrello della
spesa».
«Hai ragione, non ci avevo pensato».
«E hai passato la serata a giocare alla Play».
«Grazie Platone, la prima è fatta… dammi il cinque!»
“Secondo: non consumate pasti
pesanti subito prima di andare a dormire”.
Chiedo a te, Antonella Clerici, mirabile conduttrice de La prova del
cuoco, amica degli ultimi, dei mangioni e di tutte le casalinghe di Voghera: la
carbonara con le zucchine, tre mozzarelle (quelle da sessanta centesimi viola),
otto fette di pane, un hamburger di ceci del discount, mezza vaschetta di
gelato al fior di latte con squisiti pezzettini di meringa croccante, due mele
imbiancate di soffice zucchero, il tutto accompagnato da scadente vino bianco e
da amaro ammazzacaffè finale, può essere considerato un pasto pesante?
Nonostante il mio metabolismo ultraveloce che mi rende magro e bello?
Rispondimi ti prego amabile conduttrice del miglior programma di cibo mai
trasmesso dalle reti Rai che fa rosicare abbestia tutti noi vegetariani
dall’aspetto smilzo!
“Terzo: lavatevi i denti per
liberarvi dalle particelle di cibo che formano i batteri. Strofinare anche la
radice della lingua per eliminare il muco dalla parte posteriore della gola”.
Ma-che-schifo. Il muco nella gola? Mai sentito prima…
«Non è infrequente però».
«Ah. Salve Piero Angela».
«Elia, lavarsi i denti è importante. Anche la lingua, il tuo dentista lo
dice sempre».
«Sì ma a me vengono i conati se strofino la lingua. E se vomito poi i
denti che li ho lavati a fare? A ‘ste cose uno mica ci pensa, però è così».
«La sera, prima di coricarti, lo spazzolino non lo usi mai».
«È vero. Però c’è un motivo. Tanto dormo, l’alito pesante non lo sente
nessuno. Ma da oggi in poi, lo giuro, laverò i denti ogni notte! Se a
consigliarmelo è stato Piero Angela deve essere per forza ‘na roba vera.»
«Dormirai anche meglio».
«Sì, questo l’ho letto nel libro.»
“Quarto: non andate a letto
assetati. Bevete almeno uno o due bicchieri d’acqua prima di andare a dormire”.
Questo lo faccio! Mi porto pure la boccia d’acqua, la metto accanto al
letto, ché c’ho avuto i calcoli io.
“Quinto: far scorrere un po’
d’acqua fredda sui piedi, o immergeteli in acqua fredda. Sì, acqua fredda! Poi
asciugateli energicamente con un asciugamano; ciò stimolerà le settantaduemila
terminazioni nervose poste sulla pianta di ciascun piede e aiuterà il sistema
nervoso a prepararsi a un rilassamento e a un sonno profondi. Per rendere
questo ancora più efficace, massaggiate i piedi appena entrati nel letto”.
Corro in bagno. L’acqua fredda scorre. Infilo i piedi. Cazzo è gelata.
Rimango immobile. Uno, due, tre minuti. I piedi diventano viola.
MASTRO LINDO: Guardate! Le pareti del
quartier generale! Stanno cambiando colore, ora sono blu!
MICHAIL BAKUNIN: Stiamo andando in
ipotermia!
BATMAN: L’acqua è ovunque!
MICHAIL BAKUNIN: Ci stiamo congelando!
JOHN LOCKE (quello di Lost): Moriremo
tutti!
“Sesto: fate esercizio (…) è
molto utile praticare alcuni esercizi di kundalini yoga”.
Benissimo. Ci sono. Mi sdraio a terra, metto le mani sotto i fianchi e
sollevo entrambe le gambe a novanta gradi.
«Forza!», mi urla Ganesh.
Uso le mani sotto i fianchi per spingere
il corpo in alto, finché le dita dei piedi puntano verso il soffitto.
«Dai dai dai!»
«Ecco cazzo, un attimino!»
«Credi in te Elia! Ci sei! Adesso sei una candela umana! Non mollare,
mantieni la posizione per tre minuti!»
Qui mi scende tutto, lo sento il sangue alla testa…
ogni cosa gira.
MICHAIL BAKUNIN: oʇןoʌodɐɔ oʇʇnʇ ,ǝ
IL CRICETO: ¡oɯǝɹǝʇsısǝɹ uou
SIGMUND FREUD: ¡ɐıןǝ ǝɹɐɹıƃ oɯıɔɔɐɟ 'oʇsǝɹd
UNA MOSCA: Va meglio. Ma guardate che
casino…
“C’è un’altra cosa davvero importante da fare prima di andare a
dormire”, dice il libro, “prendete tutte le vostre preoccupazioni, ansie, idee
e problemi, impacchettateli e metteteli su una mensola nella vostra mente con
l’etichetta ‘D-I-O’”.
GRANDE PUFFO: Bene, puffiamo tutto…
ansie e problemi, mettiamoli nella scatoletta… qualcuno c’ha ‘na scatola?
SIGMUND FREUD: Prendiamo quella, quella
della memoria là… tanto è mezza rotta, ci sono tipo due tre cose.
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: Sì ma non
abbiamo i post-it.
GRANDE PUFFO: Eh. Qua il reparto
cancelleria scarseggia. Sbaglio o dovevi pensarci tu Superstellino?
IL CRICETO: Vabbè dai, usiamo lo scotch
carta.
CHARLES DARWIN: Ecco, la scritta la
faccio io che ho una bella calligrafia. Volete una cosa più tipo giovani
d’oggi, che ne so, un graffito… o una roba elegante da fine ottocento? Quando
ancora la calligrafia era considerata importante?
GRANDE PUFFO: Vai con l’ottocento
fratello.
CHARLES DARWIN: D-I-O. Fatto. Perfetto.
CARL GUSTAV JUNG: ‘MMazza quanto è
faticoso provare a dormire. Mi sta venendo una stanchezza...
MASTRO LINDO: Ma non capite? Tutto il
lavoro di pulizia che avevamo fatto! La Stanza dei Bottoni è un caos!
MICHAIL BAKUNIN: Si chiama anarchia
bello, è storia mia. Su, troviamo una mensola adatta a ‘sto scatolone di ansie
e preoccupazioni e idee e problemi.
GRANDE PUFFO: Metti tutto là. Accanto a
“Dodici pratici consigli su come pulirsi il culo”, male che vada andiamo di
mano.
“Non dimenticate di regolare l’orologio mentale per svegliarvi al
mattino. Sì, la vostra mente subconscia ha un gran senso del tempo. Risponderà
alla vostra direttiva. Prima di andare a dormire dite a voi stessi a che ora vi
sveglierete”.
«Mi sveglierò alle sette», annuisco, «mi sveglierò alle sette».
GRANDE PUFFO: ‘Cazzo dice questo? Che,
vuole dare ordini a noi? Superstellino, hai aggiustato l’orologio interno?
Quello del bioritmo?
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: L’ho
dimenticato, scusate… è che mi sento un tantinello sfruttato qui dentro.
Casomai ci pensa Batman un giorno, adora i lavoretti di casa.
BATMAN: A me piacciono pure i corsi di
taglio & cucito, ma questo non significa che io sappia usare l’ago, o no?
“Sdraiatevi sullo stomaco e girate la testa in modo che la guancia
destra sia sul cuscino. Ciò automaticamente permetterà alla vostra narice
sinistra di far entrare l’energia fresca, rilassante e calmante (…) pensate al
suono SAT quando inspirate e al suono NAM quando espirate”.
Mi metto a terra, giusto giusto sulla linea est-ovest, mi sdraio sullo
stomaco. Guardo l’orologio, le tre e quaranta, si è fatta ‘na certa. Ho i piedi
congelati.
«Non pensarci Elia, ricorda. Hai messo le preoccupazioni nella scatola
con scritto “D-I-O”», mi fa Ganesh.
Rimango in silenzio. «Sat… nam».
SIGMUND FREUD: Oh. Chi ha spento le
luci?
MASTRO LINDO: Ma che ne so, qui non si
vede più niente. Però m’è presa ‘na fiacca…
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: Le brandine
dov’è che le avevamo messe?
SIGMUND FREUD: Veramente, chi ha spento
le luci?
GRANDE PUFFO: Secondo me è andata via la
corrente.
SIGMUND FREUD: Dov’è Jung?
MICHAIL BAKUNIN: E Marx?
MASTRO LINDO: Anche Batman è scomparso…
SUPERSTELLINO DEGLI SNORKY: Guardate,
abituatevi all’oscurità, stringete gli occhi. Vedete? Stanno dormendo…
GRANDE PUFFO: Ohhh.
“Dopo alcuni respiri lunghi e profondi, usate il braccio o la mano per
bloccare completamente la narice destra. Continuate a respirare in maniera lunga
e profonda solo attraverso la narice sinistra. Quando sentite di aver raggiunto
un leggero stato di sonnolenza, che normalmente richiede circa dieci respiri
completi, giratevi sulla schiena o di lato (…) continuate la respirazione fino
a che velocemente vi addormenterete! (…) Man mano che il respiro diventa
regolare e lento, attraverserete gli stadi preliminari del sonno e quasi
immediatamente raggiungerete lo stato del sonno profondo e senza sogni”.
Un’ombra si aggira nella Stanza dei Bottoni, furtiva, viscida e
guardinga. È lunga, molto più di quel che sembra. Striscia. Si attacca ai muri,
alle pareti e alle mensole. Capitombola a terra, aggraziata e brillante. Guarda
gli ignari abitanti del quartier generale. Li osserva tutti, uno ad uno, beati,
adagiati su spartane brandine militari. È la Kundalini, divinità lucente per
poco risvegliata.
YOGI BHAJAN: Sei stata tu a staccare la
corrente, non è vero?
KUNDALINI: Elia, mio caro amico, ha
bisogno di riposo. Vedi come dormono tutti? Ascolta il respiro del nostro
adorato. Lento, irregolare, puro. Mi ha svegliato, un’altra volta, ed io ho
ricambiato il favore, facendo addormentare i guardiani dell’inconscio. Vai
anche tu, maestro, riposati. Domani Elia farà tardi al lavoro. L’orologio
interno è rotto da tempo. Io sarò qui a vegliare su di voi. Ma quando
finalmente vi sveglierete, tornerò a dormire sul mio divano, bevendo quegli
inutili liquori che Grande Puffo continua a passarmi ogni ora.
Dormo. È un sonno lungo, incredibile, rilassante. Accanto a me il buon
Ganesh fa lo stesso, rannicchiato al punto giusto, quasi tenero. Nella mente
un’unica immagine, un lungo serpente che si attorciglia sulla colonna
vertebrale e che mi culla, cacciando via i sogni inquieti.
Se vuoi leggere altre due storielle sull'insonnia e il risveglio della Kundalini clicca qui:
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