martedì 30 dicembre 2014

LA PAUSA



  Amici & Amiche, Fratelli & Sorelle, mi prendo una pausa. Una pausa scolastica eh, di quelle carine, lunghe ma non troppo, ché casomai ti fai un viaggetto, esci con gli amici, ti bevi una birra, vai al pub o ad una festa (una di quelle lunghe), passi le ore incrostato sulla tazza del cesso o al letto, la copertina ben sopra le spalle. Tipo una pausa di riflessione, una cosa benefica, zen quasi. Non me ne vogliate, c’ho il contatore che sotto Natale quasi si azzera. E ho freddo anche, un freddo boia congeladita, con il riscaldamento mezzo rotto e la casa ghiacciata, tipo che viviamo in un frigorifero gigante. Oh, pure le piante grasse si sono congelate… Ganesh dice che va in letargo, il Criceto si rifiuta di parlarmi, Simone (il mio coinquilino) ha ricominciato a inviare curriculum; io gli ho detto «Guarda che sotto le feste non ti si fila nessuno», ma lui niente, intransigente; mi ha guardato con occhi sapienti, di chi la sa lunga e ha fatto no no con la testa.
  Quindi insomma, leggetevi un libro, andate a ballare, abbuffatevi di robe cancerogene, fate la spesa al discount, bevete il vino rosso, quello scadente o girate in bicicletta, il freddo che vi punge le guance. Poi a gennaio ritorno, martedì 13 per l’esattezza.
  Non mi resta che augurarvi un buon anno, ché nel 2014 ci siamo conosciuti e il 2015 sarà ancora meglio. Buon anno a voi quindi da tutta la capoccia di Elia Mangiaboschi. Grazie, grazie di cuore (e se c’avevo la possibilità di cantarvi una canzoncina lo facevo pure, eh).

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